nasce dall’incontro di figure tradizionali chiave per lo sviluppo di un territorio, con la preponderante necessità e la ferma volontà di restituire un’attenzione particolare al luogo nel quale si calano. Il nome scelto per questa “esperienza” rende bene l’idea che anima il progetto: “Mesoghea” vuol dire, infatti, “Terre di Mezzo” ed esplicita, nello stesso tempo, la peculiarità dell’area, in mezzo alla terra, in rapporto sia all’intera penisola italiana, sia alla Regione di riferimento: la Campania. Luogo privilegiato, “punto di partenza” di questa esperienza è l’Irpinia, terra di passaggio e di permanenza di popolazioni antiche, che hanno lasciato in eredità l’attenzione meticolosa a produzioni agroalimentari di grande valore, generate dalla vite, dall’olivo, dal castagno, ravvisabili nei numerosi reperti archeologici che ne attestano la presenza nei secoli.
ASFORIN e i suoi partners per MESOGHEA
SOGGETTI COMPONENTI L’ATS
AS.FOR.IN., Ente di formazione di Avellino, capofila del Polo, insieme all’Università Federico II, in particolare al Dipartimento di Agraria (ex Facoltà di Agraria) della Federico II e al CNR – Istituto di Scienze dell’Alimentazione – di Avellino, si sono resi fautori di questo progetto, evidenziando quanto fosse importante e doveroso avere un Polo Formativo enogastronomico.
La creazione di un presidio istituzionale che riunisce insieme attori locali, Enti istituzionali, Associazioni, Istituzioni ed Enti formativi, promuove la provincia di Avellino, la Terra di mezzo, come punto di snodo di una ricca esperienza che travalichi i confini fisici ed istituzionali, calandosi sul territorio e intervenendo più complessivamente sull’assetto socio-produttivo.
Il gruppo promotore della provincia di Avellino ha coinvolto il prestigioso Consorzio Tutela Vini di Taurasi che raggruppa numerose aziende avellinesi e beneventane, la Coldiretti di Avellino per l’eccellenza che dimostra nel settore agricolo, le strutture delle ACLI, ACLI Terra, A.P.O.O.A.T e Terre della Transumanza, che si occupano dello sviluppo rurale, ma con una particolare considerazione dell’importanza dell’accompagnamento, assecondando perciò, la loro vocazione alla dimensione sociale. A ciò sono state affiancati autorevoli Istituti Superiori di Istruzione Secondaria, come l’ Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino, il “Francesco de Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), e l’ I.P.S.O.E.A. (ex Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della ristorazione) di Aversa (CE).
La Confcooperative Unione provinciale di Avellino, il C.N.E.S. Centro nazionale Educativo Sociale di Sirignano (AV) hanno completato la rappresentatività del ventaglio di enti e strutture nella provincia di riferimento, fondamentali per rendere esecutiva una simile sperimentazione. Al nucleo centrale sono state affiancate strutture rilevanti, testimonianze tangibili di momenti di sviluppo locale.
Si è ritenuto importante coinvolgere il FOSVI considerevole strutture del panorama delle agenzie formative campane. Questa struttura risponde pienamente agli obiettivi dei Poli Formativi e potrà determinare lo sviluppo della ricerca, dell’innovazione e dell’occupazione qualificata, nel settore enogastronomico in Regione Campania.
Documentazione | |
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Rapporto di Indagine MESOGHEA | |
Report finale Azione di sistema n.3 | |
Report finale Azione di sistema n.4 | |
Report finale Azione di sistema n.5 |